Barista, Barman, Bartender o Barmanager? Le parole, si sa, sono importanti e lo sono ancor di più quando vengono usate per definire una professione. E’ per questo motivo che, quando si parla di coloro che stanno dall’altra parte del bancone del bar, o meglio della “sbarra” (il vocabolo “bar” deriva dal termine inglese “barrier”, barriera, che ai tempi della Colonizzazione Americana separava gli alcolici dal resto delle bevande) è facile fare confusione. Soprattutto in un momento storico in cui tutto quello che ha a che fare con i “cocktail” è di tendenza ed è facile… “bersi” qualsiasi informazione inappropriata.

Dando per scontato che chiunque lavori dietro un bancone da Bar debba essere in grado di soddisfare qualsiasi tipo di richiesta dei Clienti (dalla caffetteria ai drink, dai vini alle birre), è però vero che – tra un ruolo e l’altro – ci sono delle differenze. Allora facciamo chiarezza.

Il Barista, ovvero la faccia sorridente che al mattino ci prepara il caffè o il cappuccino, si occupa – durante le ore diurne – di preparare bibite calde e fredde di ogni genere. Considerato che in Italia, quando 5 colleghi fanno un salto al Bar a “prendere il caffè”, non ce ne sono due che lo ordinano uguale ( “corto”, “macchiato”, “lungo”, “ristretto in tazza piccola”, “dek”), salta subito all’occhio che il Barista è un’occupazione che può svolgere solo chi ha tanta passione (per il lavoro) e anche tanta pazienza (con i Clienti).

Il Barman, che può lavorare sia nei Bar sia nei locali notturni, è uno specialista della “miscelazione” o meglio del “mixologist” e cioè è un professionista nella preparazione di cocktail, long drink e tutte quelle bevande alcoliche il cui aroma e sapore sono frutto di precise regole e di una particolare alchimia. Spesso la bravura di questi fuoriclasse del “mixologist” li porta a creare dei veri capolavori di gusto, dei drink che sono una delizia sia per gli occhi che per il palato.

Il Bartender, che spesso ed erroneamente viene confuso con il Barman Acrobatico (colui che mentre prepara il vostro Negroni si esibisce in funamboliche acrobazie che sembrano azzerare la forza di gravità e al contempo lo fanno assomigliare alla dea Kalì dalle molte braccia), è semplicemente un professionista che si occupa sia di caffetteria che di “mixologist”.

Il Barmanager è un manager con precise competenze organizzative, gestionali e relazionali che si occupa del lancio o del rilancio di un locale. Il Barmanager ha una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti che riguardano la conduzione di un locale e mette al servizio di singoli proprietari o Gruppi le proprie best practices. Spesso la presenza di un Barmanager che affianca per un cero periodo il personale (seppur preparato e motivato) di un Bar, è il primo passo verso un vero successo del locale. Perché, esattamente come avviene nei Ristoranti, il talento è importante ma è il metodo che fa la differenza.

Ovvero l’importanza di essere visibili sulla rete.

Nell’epoca del web 2.0, si sa, non si può non essere presenti sui social media: non esserci, o esserci nel modo sbagliato, significa non essere al passo con i tempi, comunicare la propria assenza e lasciare più spazio ai competitor. La regola dell’ esserci a tutti i costi sui social media non è sempre valida: è chiaro che ogni esercizio commerciale, prodotto, azienda, brand, personaggio o servizio che sia va analizzato singolarmente e che per ciascuno di essi vanno fatte valutazioni e considerazioni diverse, in termini di strategia di marketing.

Un settore che però, molto più di tanti altri, sta giustamente consolidando la sua presenza sui social media è quello della ristorazione. Giustamente perché, come per il settore turistico, la valutazione della clientela ha un peso importantissimo, così come il passaparola mediatico, la cura delle recensioni, il contatto con la community online, il monitoraggio della brand reputation e, ultimo ma non per importanza, l’aspetto visual della comunicazione.

Presenza sui Social Network
Se avete un ristorante, a prescindere da quale strada e strategia comunicativa vogliate intraprendere, tenete ben presente che i canali e le attività principali da curare sono i seguenti: i social network, con particolare attenzione per quelli legati al visual, alle immagini. Attenzione però: i canali social non devono essere una vetrina, ma un’opportunità fondamentale di dialogo e di interazione, un importante contenitore di feedback, uno strumento essenziale per mostrarsi ma anche per comunicare, fornire informazioni utili (ad es. offerte, caratteristiche del locale, novità) e raccontarsi.

 

Blogging: raccontare il ristorante

È certamente una scelta vincente. Vi aiuterà nel posizionamento del sito, nella fidelizzazione della clientela, nel coinvolgimento degli utenti. Anche qui la qualità delle foto rappresenta un valore aggiunto importantissimo ma, ancor più che per altri canali, qui l’aspetto da curare maggiormente è il contenuto testuale. È fondamentale variare gli argomenti, saper selezionare quelli più interessanti per il target del ristorante, raccontare la storia del locale, essere sempre originali e creativi, senza trascurare mai l’aspetto informativo e la cura del piano editoriale.

La creazione e il management della community, ossia dei seguaci online dei canali social del ristorante, è un aspetto rilevante del restaurant marketing, nonché una attività dal grandissimo potenziale in termini di crescita economica, di visibilità e di credibilità. L’ascolto, il dialogo, le interazioni real-time sono tre elementi chiave del community management: essere utili, gentili, interessanti richiama l’attenzione degli utenti e rappresenta un’occasione preziosa per ricevere feedback utili, rispondere alle critiche, innescare il passaparola online. Poter dialogare e monitorare i commenti, sui social media e sui siti di recensione, significa avere l’opportunità di migliore la propria reputazione online.

Complice probabilmente anche il fitto calendario di eventi organizzati, tra cui corsi di cucina e live cooking, il ristorante Alice ha una vivace community, sempre seguita, e un’ottimo seguito sui canali social.schermata alice ristorante
Fatte queste importanti premesse andremo, nei successivi articoli, ad analizzare i canali migliori per la ristorazione ma anche gli strumenti e gli accorgimenti, anche creativi e originali, non solo per essere presenti sui social media nel modo giusto, ma per farlo con una marcia in più rispetto agli altri.