Un nuovo concept, legato alla tradizione, espressione di un’idea forte legata al prodotto italiano di qualità… una piccola gastronomia che si rivoluziona in un’officina del gusto. I materiali usati riportano in parte all’idea di un alimentari di vicinato e in parte ad un laboratorio/officina ma, anche alla sensazione più intima di familiarità.
Un grande bancone con una forte identità e una ripartizione degli spazi ben visibile, la possibilità di un servizio all’interno del locale ma, allo stesso tempo, grazie all’apertura sulla via principale, di poter servire gli avventori direttamente all’esterno con un veloce e pratico take away.
e come dice lo slogan…. “SCHIACCIATA O PATATA?”

“FARCITO”
Via Oberdan, 18/a – 37121 Verona
www.farcitoverona.it

Architetto Matteo Azzolin

 

Immaginate una giornata di pioggia, piove di traverso, il vostro ombrello è rotto, in ufficio è stato un inferno, il vostro partner si è impegnato nel farvi innervosire, ed avete il cellulare scarico… a questo punto penserete che nulla nell’universo conosciuto possa migliorare la vostra posizione, ma vi sbagliate…

Immaginate un bar, il vostro Bar, i vostri amici, il bancone, e la figura sorridente e famigliare che lo sovrasta, ora guardate l’orologio, sono le 19.12 di un mercoledì di pioggia, e non importa, perché state per prendere parte ad uno dei rituali più importanti della giornata… l’Aperitivo.

Momento di aggregazione, ottimo per socializzare, indicato per riflettere soli, per alcuni semplice intrattenimento in attesa della prenotazione al ristorante, per altri imprescindibile dettame per una serata perfetta, ad ognuno libera interpretazione.

Vorrei focalizzare la vostra attenzione al bancone, sulla figura “mitologica” del Barman, egli come la Sfinge egizia vi porrà una domanda: “cosa bevi?”, non esiste una risposta giusta o sbagliata, ordinare ciò che piace è la base democratica del Bar, esiste però una risposta scontata.

Gradite del vino, magari una bollicina, ottimo, preferisco a cena.

Una fresca e fragrante birra, adoro la birra, al pub.

Io ordinerei un cocktail ed oggi vi propongo uno dei miei favoriti, l’Americano.

Bitter e vermouth rosso si abbracciano nel ghiaccio massaggiati dalle bollicine della soda, una fetta di arancia e una scorzetta di limone suggellano l’unione, il primo sorso vi strappa un sorriso.

Cocktail elegante e di semplice esecuzione, si costruisce nel bicchiere, consigliato un old fashioned,

parti uguali di bitter e vermouth rosso, ghiaccio, primo ingrediente di ogni cocktail, soda o acqua frizzante, il mio amico Bond usa Perrier, della guarnizione ne abbiamo già parlato.

L’Americano nasce in Italia nei primi del ‘900 e deve il suo nome al concetto di somministrazione   in voga negli States in quel periodo, “on the rock’s”, servito con ghiaccio, fino a quel momento il trend prevede di servire i cocktail privi di ghiaccio in coppa. Una rivoluzione non da poco.

Esiste però una leggenda sull’Americano, si racconta che il cocktail viene creato in onore di Primo Carnera, il primo pugile italiano a vincere la cintura dei pesi massimi. Un evento sportivo entrato nella storia, Primo Carnera, “la montagna che cammina”, “il gigante buono” sconfigge John Shirley e si aggiudica il titolo mondiale dei pesi massimi. Immaginate il Madison Square Garden di New York gremito di italiani, tutti inneggiano il proprio campione, tutti vogliono festeggiare, la naturale conseguenza è l’Americano.

Sono un romantico, mi piace pensare e raccontare, che in una notte d’Estate del 1933, un pugile, un italiano, è diventato una leggenda ed abbia ispirato un cocktail leggendario…Cheers!!!

 

Oleg Radice

Anche per il 2018 il lusso sarà in cima alle preferenze di molti viaggiatori che non devono badare al portafogli e puntano solo al massimo. Per loro la rivista americana Forbes ha stilato una lista delle strutture in procinto di aprire nell’anno appena iniziato: 10 hotel da sogno che vi elenchiamo per essere sempre aggiornati e poter vedere in anteprima uno scorcio dei migliori resort del mondo.

Per l’inizio dell’estate aprirà il Rosewood Miramar Beach Montecito in Santa Barbara, California, proprietà di 16 acri con spiaggia privata che prenderà il posto dell’ex Miramar Beach Hotel. Sei ristoranti, una spa, e due piscine, ma soprattutto le uniche suite in tutta Santa Barbara con accesso diretto al mare, senza passare per il corpo principale dell’albergo.

Qualche mese prima aprirà The Fairlane Hotel in Nashville, Tennessee, un boutique hotel di 81 camere in stile anni 60. La lobby dell’hotel si candida a diventare il luogo preferito in città per concludere un affare, tra cucina di livello e drink a regola d’arte, mentre la penthouse da 370mila metri quadri, grazie alla sua terrazza con vista mozzafiato è la location perfetta per un party privato. Altro boutique hotel da tenere d’occhio, stavolta in Europa, sarà il Dixon di Londra vicino Tower Bridge, area preferita ormai dagli artisti della città. Per questo nella struttura saranno dislocate opere d’arte degli artisti locali in ogni spazio dell’albergo e gli ospiti verranno incoraggiati a vivere qualche attività per il tempo libero con la comunità locale.

In estate aprirà anche un nuovo gioiello del Gruppo Baglioni, il Baglioni resort alle Maldive. Situata nell’appartata isola privata di Maagau, la struttura offrirà 96 ville tra quelle sull’acqua, con vista giardino, e sulla spiaggia. Completano la struttura quattro ristoranti, un kids club, un centro immersioni, e una spa che propone trattamenti ayurvedici e terapie thai. Per chi vuole vivere un’esperienza ben al di là del semplice soggiorno, il posto perfetto è il One&Only Gorilla’s Nest in Rwanda. Vicino al villaggio Kingi si possono esplorare colline e i vulcani Virunga, tutte zone dove i gorilla amano vivere. E dopo il trekking tutti a rilassarsi nella spa con trattamenti tradizionali tipici africani. Se invece sono proprio i trattamenti wellness la vostra passione dovete recarvi in Islanda al Retreat at the Blue Lagoon dove il resort è passato a una nuova gestione: qui troverete 62 suite ciascuna circondata da acque ricche di minerali e pareti di sole vetrate per garantire una vista memorabile. Perfino i balconi delle stanze sono completamente circondati da acque geotermiche che sgorgano dal sottosuolo.

A maggio in Messico apre un Montage resorts, quello di Los Cabos, in Messico, il primo del Gruppo a sorgere fuori dai confini degli Usa. L’area è famosa per le immersioni, ma ci si può anche solo rilassare nella piscina a due piani di quasi 20mila metri quadri. E per chi ama il golf entro fine anno aprirà anche un nuovo campo disegnato da Fred Couples. Conosciuto come la Silicon Valley dell’India, Bengaluru è il distretto scelto per l’apertura del Conrad Bengaluru. La struttura guarderà al lago Ulsoor/Halasuru e offirà un tocco di antico e moderno nello stesso tempo con un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente.

E’ la Cina invece il luogo scelto da Mgm per il suo Cotai Mgm di Macao, primo albergo ad aprire da quando la città è stata designata dall’Unesco come città creativa per la gastronomia. Sebbene sia la seconda struttura del Gruppo nell’area, questa è destinata a essere molto più d’impatto grazie a un’entrata d’effetto resa possibile dai leoni più grandi della collezione Mgm, contornati da foglie dorate. L’albergo sarà tutto nei toni dell’oro, argento e bronzo e avrà nell’offerta culinaria il suo punto di forza. Primo chef chiamato a firmare la proposta, Janice Wong.

Infine la Svezia, che con il Downtown Camper by Scandic a Stoccolma punta a ridefinire la filosofia del classico alloggio. L’idea di fondo è di non pensare alla struttura come a un albergo ma come a una comunità che si prefigge, come obiettivo, quello di creare coesione tra le persone che vi soggiornano. Ricchissimo, proprio per questo, il programma delle attività offerto dall’albergo, studiate per far scattare la conoscenza tra più ospiti possibile tra i residenti delle 494 stanze. Non solo classi di yoga, docce emozionali e brainstorming, ma anche serate attorno al falò.

 

Fonte Forbes – lagenziadiviaggi.it/

 

La spesa di gennaio prevede tanta frutta e verdura di stagione e primizie nonostante il clima rigido faccia pensare che nulla cresca in questo periodo.

E invece, tra i prodotti di stagione del mese si trovano non solo alcuni tra gli ortaggi e la frutta più amati, ma anche alcuni che sono ingredienti principe di golosi comfort food, da gustare quando le temperature sono rigide.

Il clima freddo invita infatti a preparare piatti caldi, fumanti e nutrienti. E i prodotti della terra soddisfano questa esigenza. Facciamo quindi spazio in cucina a cavoli, cicoria, radicchio, rape, cavolfiori.

LA SPESA DI GENNAIO: GLI ORTAGGI E LA FRUTTA

Ebbene si: mentre il manto bianco della neve e del gelo coprono la terra, crescono alcuni degli ortaggi più sani che la natura ha creato: la famiglia dei cavoli.  Basti pensare alla verza, protagonista di alcuni piatti della tradizione invernale più famosi del nord Italia, come la cassoeula. L’inverno  è il periodo giusto per fare un grande cassoeula perchè come sapete, bisogna raccogliere questi ortaggi dopo le prime gelate e poi cucinarli per una resa ottimale.

Antiossidanti, in grado di prevenire numerose malattie, protettivi antitumorali, i cavoli sono anche ipocalorici.  Sono ottimi al vapore conditi con olio extravergine d’oliva, sale e pepe, ma anche ingredienti perfetti per un primo sfizioso: pasta con i broccoli ad esempio. Diventano golosi fritti o al forno, magari gratinati con del formaggio: comfort food perfetto come contorno di un menu della domenica in famiglia!

Nella spesa di gennaio, gli ortaggi da mettere in carrello sono quindi: broccoli, carote, cavoli, cavolfiore, cicoria, coste, finocchio, insalata, patate, radicchio, rape, sedano, porri, carciofi.

Anche la frutta non è da meno e in inverno ci porta sugli scaffali del supermercato tanti frutti ad alta concentrazione di vitamina C, ideali per aiutarci a combattere le influenze di stagione e rafforzare il sistema immunitario. Protagonisti dell’inverno infatti sono gli agrumi, ricchi di vitamina C e A, ma anche mandarini, clementine, kiwi e le mele, regine non solo del fine pasto ma anche ingrediente goloso per torte e dolci.

FANTASIA IN CUCINA

Un’offerta ricca di prodotti che si traduce in un’estrema versatilità ai fornelli. Ognuno di questi cibi è ottimo mangiato ove possibile crudo o sbollentato o al vapore, con poco condimento.  I finocchi sono perfetti crudi, tagliati a listarelle sottili e gustati così al naturale o inseriti in una insalata detox con foglie verdi e carote tagliate a julienne  (altro frutto di stagione). Se preferite una versione più ghiotta, provate i finocchi gratinati al forno.

Così è per molta verdura: il carciofo lesso e il sedano potete gustarli in pinzimonio. Ma volete mettere la golosità di un bel piatto caldo e profumato di lasagne ai carciofi 

 

Fonte:

Saporie.com